Matroneo
Il culto della notte.
Un disco restaurant a Monza dove sacro e profano si fondono in un’architettura ispirata alle antiche cattedrali. Un’esperienza immersiva in cui lo stile High-Dech unisce tecnologia, decorazione e atmosfera mistica.
Matroneo, inaugurato nel 2004 a Monza, è un locale dove il design traduce in architettura il culto della musica e dell’esperienza sensoriale. Il nome richiama il matroneo, l’area riservata alle donne nelle antiche chiese, separata da gelosie che ne celavano la presenza agli sguardi degli uomini. Allo stesso modo, il locale gioca con il concetto di separazione e svelamento, trasformando la percezione dello spazio attraverso trasparenze, riflessi e volumi monumentali.
Il progetto si sviluppa su una pianta a tre navate, ispirata alle antiche cattedrali, dove il connubio tra sacro e profano, classicismo e innovazione trova il suo equilibrio perfetto. La console DJ, collocata al centro della scena, diventa l’altaredove si celebra il rito della musica, mentre un videowall sovrastante riproduce incessantemente l’immagine di un grande falò, amplificando il senso di ritualità e coinvolgimento.
L’High-Dech in una dimensione mistica.
Lo stile High-Dech, che caratterizza Matroneo, sintetizza tecnologia e decorazione, ridefinendo l’uso dei materiali e il loro rapporto con le forme. Gli specchi neri, incorniciati da massive strutture in vetro retroilluminate, restituiscono immagini riflesse appena percettibili, dissolvendo il superfluo e avvolgendo lo spazio in un’atmosfera rarefatta.
Gli elementi decorativi, pochi ma determinanti, evocano suggestioni del passato, creando un raffinato contrasto con la linearità contemporanea dell’architettura. I banconi bar, dalle curve armoniche, sono rivestiti con gelosie in acciaio tagliato al laser retroilluminate, che riprendono lo stesso modulo geometrico presente nel logo del locale. Lungo le navate laterali, le gelosie in acciaio creano un effetto vedo-non vedo, esaltando il mistero e il gioco di percezioni che caratterizza l’intero spazio.
Un’architettura pensata per coinvolgere i sensi.
A dominare la navata centrale, adibita ad area da ballo, troneggia un banco bar circolare, sormontato da un imponente chandelier in acciaio dal diametro di 3 metri, realizzato su disegno esclusivo.
In fondo alla navata centrale, l’abside rialzato ospita l’area ristorante, definita da arredi realizzati su misura in legno laccato nero e velluto nero, creando una monocromia giocata su contrasti lucido-opaco. Le pareti semicircolari del ristorante sono rivestite da altissimi tendaggi in velluto rosso, che avvolgono lo spazio in un’atmosfera scenografica e teatrale.
Struttura e funzionalità: tra estetica e innovazione.
L’architettura di Matroneo non è solo estetica, ma profondamente funzionale. Una serie di archi gotici in acciaio, oltre a caratterizzare visivamente lo spazio, supporta le canalizzazioni in acciaio per il trattamento dell’aria, integrandosi perfettamente nel design del locale.
Il soffitto ad arco, situato sopra gli archi a ogiva, è costituito da una struttura apribile, permettendo di ammirare il cielo nelle notti d’estate, trasformando l’esperienza del locale in qualcosa di ancora più esclusivo e immersivo.
Matroneo: un manifesto dell’High-Dech.
Tra i progetti realizzati, Matroneo è senza dubbio uno dei più significativi, incarnando al meglio la filosofia High-Dech: un’architettura che non è solo visione estetica, ma un’esperienza sensoriale in cui design, tecnologia e atmosfera mistica si fondono per dare vita a un luogo unico, senza tempo.